CATARSI

 

( Lo sguardo dell'altro )

 

Progetto presentato a Berlino in occasione del mese della fotografia europeo.

 

Dal 6 al 26 Novembre

 

Inaugurazione Martedì 6 Novembre ore 19,00

 

Istituto Italiano di cultura Berlino

 

Hildebrandstrasse 2, 10785 Berlino

Catarsi nasce dall’incontro con le opere dell’artista Monia Sogni che hanno inserito un nuovo ed importante tassello nella mia ricerca “ non mi sento come tu mi vedi” attraverso immagini e colori Monia esterna il suo essere e spesso il suo disagio al mondo esprimendo se stessa quasi con grida artistiche.

 

SINOSSI

 

Dire come è cominciata non è semplice, una sorta di sottofondo alla mia vita, una colonna sonora a fior di pelle, però mi piace partire da qui, dall’uomo che convinto di essere gentile, di fare un complimento mi disse ; “ Dai con un culo così dovresti sempre portare la gonna e pure corta ! “ ecco perché ora mi trovo qui, distesa sul freddo metallo ad un metro da terra in questo camice che vorrei fosse più bianco.

Perché certe parole sono come polvere, sporcizia che si deposita sull’anima, una lordura da tergere ricreando me stessa, cercando negli altri nuovi sguardi.

Ci sono forze che per quanto possa essere resistente minano la mia femminilità e sciolgono l’ingenuità in un mare di debolezze.

Vorrei solo tornare alla natura, rivivere la mia crescita come una nuova primavera lontano dalla grandine.

Così creo e creando medio l’armonia e la tristezza, nutro la speranza che attraverso il mio lavoro, comprendiate che il messaggio che mi leggete addosso non è la mia natura.

La mia forza, la mia passione non sono un che uno strato di me, forse quello che vi fa più comodo guardare, ma siete ciechi se tutto ciò che vedete è solo la mia esteriorità.

Vorrei vibrare, essere musica, avvolgere i pensieri ed accogliere come brezza l’ignoranza che spesso dimostrate, ma questo vento scompiglia anche i miei sogni.

Eppure mentre la tela rivela ciò che la mia mente pensa, scopro che in fondo anche un solo raggio di sole può dissipare la notte più buia.

Cosi posso riposare, lontano dai vostri occhi dai vostri sguardi nel mio castello fatto di tutti quei momenti che non potete sporcare.