Frammenti di (Tri)colore

 

Opera realizzata per la mostra " Il Tricolore" Magazzini Criminali in Paggeria

a cura di Chiara Messori 

esposta presso :

Paggeria Arte - Piazzale della Rosa Sassuolo MO

Dal 03 Dicembre al 08 Gennaio.

 

Inaugurazione Sabato 03 Dicembre ore 18,00

 

 

Così ecco la mia bandiera, sbiadita, sdrucita e sgualcita dal tempo e dalla sua stessa

 

vita, quarantacinque frammenti di fotografia istantanea, piccole immagini di storia, il verde è scolorito, il bianco si è sporcato e il rosso è sbiadito, per ogni ferita lo scalpello ha violato l’immagine, imprimendole ferite , per ogni dolce ricordo, lievi pressioni come carezze hanno fissato quel che rimaneva del colore.

 

Lontano dalle icone, questo tricolore è un libro da leggere con attenzione.

Alan Marcheselli

 

Il mio Tricolore ha sventolato su più guerre di quante voglia ricordare è stato innalzato nel vento a celebrare vittorie e ha accompagnato i feretri di coloro che hanno dato la vita per l’idea stessa di un Italia unita, è stato vilipeso, osannato, ha asciugato lacrime di gioia e di disperazione, è stato calpestato, inneggiato e potrei continuare per pagine e pagine di contraddizioni, centocinquanta anni di amore e odio di guerra e pace, gioia e dolore ….

  

MAGAZZINI CRIMINALI

Associazione Culturale

 


i Magazzini Criminali presentano

SESSANTUNO artisti per festeggiare il

TRICOLORE”

a cura di Chiara Messori

 

dal 3 dicembre all' 8 gennaio 2012

 

 

 

« Su i limiti schiusi, su i troni distrutti
piantiamo i comuni tre nostri color!
Il verde la speme tant'anni pasciuta,
il rosso la gioia d'averla compiuta,
il bianco la fede fraterna d'amor. »
 

(Giovanni Berchet, All'armi all'armi!, 1831)

 

 

 

Tre sono i colori della nostra bandiera, tre come le righe in cui è suddivisa, tre come gli ideali che incarna (libertà, uguaglianza e fraternità).Il tre, simbolo del ternario, è anche emblema dell’esoterismo; primo numero dispari, poiché l’uno non è considerato un numero, il tre è profondamente attivo e possiede una grande forza energetica e un forte valore unificante.E’ soluzione del conflitto dualistico, poiché due elementi non possono essere conciliati senza l’ausilio di un terzo, e per questo il tre è considerato un numero perfetto. Ma certo non pensavano alla simbologia del numero quando, nell’autunno del 1794 , il bolognese Luigi Zamboni, natio del capoluogo emiliano, ed il suo compagno d’Università Giovanni Battista De Rolandis, originario di Castell'Alfero (Asti), diedero vita al’embrione del primo tricolore… Furono infatti proprio loro ad unire il bianco e il rosso delle rispettive città (colori già radicati da tempo nei vari Stati Italiani e quindi rappresentanti la storia di tutta l'Italia) al verde, colore della speranza in un'Italia unita e prospera, e forse questi due studenti non immaginavano quello che successe dopo... questi tre colori divennero presto i simboli di una rivolta che animava e univa ormai tutta l'Italia: il Risorgimento.E’ infatti il 1821 quando, durante i moti alla Cittadella di Alessandria, il Tricolore sventola per la prima volta nella storia risorgimentale e dieci anni dopo sarà Giuseppe Mazzini a sceglierlo come emblema della Giovine Italia.Durante le Cinque Giornate di Milano nel marzo del 1848, il re di Sardegna Carlo Alberto assicura al Governo provvisorio lombardo che le sue truppe, in aiuto per la prima guerra d'indipendenza, avrebbero marciato sotto le insegne del Tricolore, con lo stemma sabaudo sovrapposto sul bianco. Nel 1860 il tricolore venne scelto come bandiera dal Regno delle due Sicilie, con lo stemma borbonico sovrapposto sul bianco; infine, quando il 14 marzo 1861 viene proclamato il Regno d'Italia,esso, per consuetudine, continuò ad essere la bandiera nazionale.Ma è solo con la nascita della Repubblica e con relativo decreto legislativo del Presidente del Consiglio (12 giugno del 1946), che si stabilì ufficialmente la foggia della nuova bandiera che in seguito venne confermata nella seduta del 24 marzo del 1947 dall'Assemblea Costituente e inserita pertanto nell'articolo 12 della Costituzione.

I colori citati nel testo erano: verde prato brillante, bianco latte e rosso pomodoro.

Forse i nostri artisti non si sono mantenuti “fedeli al testo” ma, avendoli invitati a creare qualcosa d’ispirato al tricolore, il nostro intento non era fare una mostra “storica”, ma creare diverse interpretazioni contemporanee del tricolore e farci raccontare delle storie in cui l’Italia assumesse il ruolo di “teatro stabile”; con attori, scenografie, comparse.

Ciò che si vuol narrare è 'la nostra immagine e il nostro modo di pensare' .

Ricordiamoci infatti che è del ‘700/’800, con sconfinamenti talvolta agli inizi del ‘900, il fenomeno detto del “Gran Tour “ quando moltissimi personaggi, dai principali stati europei, giungono in Italia per trarre ispirazione per le loro opere ; solo per citarne alcuni: gli inglesi Shelley, Byron, Dickens, Browning; i francesi Montesquieu, De Sade, Chateaubriand, Stendhal, Flaubert, Proust; lo spagnolo Goya ecc.. ..Questa “moda” era dettata dal fatto che si attribuiva innegabile importanza all’immenso patrimonio artistico presente nella nostra piccola ma feconda penisola. Ancora oggi i nostri artisti, pur senza spostarsi, ma “viaggiando mentalmente”, fanno una sorta di Grand tour   riuscendo a restituirci, tra una vena di sarcasmo e una di tristezza, tanti “quadri” del nostro bel paese.

 

 

 

 

OPENING

Sabato3 Dicembre dalle ore 18

Paggeria Arte

Intrattenimento Musicale con

GIORGIO SIMBOLA

In Piazzale Della Rosa, – Sassuolo Mo

Orario di apertura

Sabato e Domenica dalle 16 alle 19

per appuntamento: 392 4811485

 

 

mailto:magazzinicriminali@libero.it

 

Evento realizzato con il patrocinio della Città di Sassuolo